Il 2025 segna un traguardo importante per Kudu: dieci anni di attività al servizio delle organizzazioni non profit.
Un decennio che ha visto la nostra agenzia evolversi profondamente, trasformandosi da una realtà tecnica specializzata nello sviluppo di database e soluzioni informatiche a una vera e propria agenzia di consulenza strategica nel fundraising e nella comunicazione per il Terzo Settore.
Per celebrare questo importante anniversario e riflettere su questa evoluzione, abbiamo deciso di intraprendere un percorso di rebranding che meglio rappresenti chi siamo oggi e soprattutto chi vogliamo essere domani.
La scelta di rinnovarsi: le domande chiave del rebranding
Una delle prime domande che ci siamo posti e che si dovrebbe porre ogni realtà che vuole ripensare il proprio brand è: “Perché vogliamo fare rebranding?”
Il rebranding non è mai una decisione da prendere alla leggera. È un processo complesso che tocca ogni aspetto dell’azienda, dai valori fondamentali alla comunicazione visiva, dal posizionamento strategico alla percezione del pubblico.
I motivi possono essere molti e diversi tra loro:
l’evoluzione del mercato di riferimento
un cambio generazionale nella leadership
l’espansione verso nuovi target
una naturale maturazione professionale che richiede una nuova identità per essere espressa coerentemente.
Il “nostro” motivo è quello espresso nell’ultimo punto: dopo dieci anni di attività, Kudu ha raggiunto un punto di svolta naturale.
Quando Kudu è nata nel 2015, le organizzazioni non profit iniziavano ad avvicinarsi al mondo digitale e avevano bisogno principalmente di soluzioni tecniche: database per gestire i donatori, siti web funzionali, sistemi CRM personalizzati.
Insieme ai nostri clienti, siamo cresciuti. Abbiamo imparato che la tecnologia, per quanto sofisticata, non basta se non è accompagnata da una strategia solida, da una visione chiara e da una comunicazione efficace.
Le organizzazioni Non Profit non hanno bisogno solo di strumenti, ma di partner strategici che le accompagnino nel loro percorso di crescita e impatto sociale.
Le domande che ci siamo fatti hanno trovato risposte chiare e coerenti:
Perché ora?
Perché siamo cresciuti professionalmente e la nostra identità precedente, pur rappresentando fedelmente i nostri primi anni, non rifletteva più chi siamo diventati. Da giovane agenzia digitale con un approccio tecnico e creativo, ci siamo evoluti in una realtà di consulenza strategica specializzata nel fundraising per il Terzo Settore.
Cosa vogliamo mantenere?
L’approccio umano, la passione per l’impatto sociale, l’attenzione alle persone che è sempre stata il cuore del nostro lavoro. E naturalmente il giallo, che ha caratterizzato la nostra identità per dieci anni, ma in una veste più sofisticata e strategica.
Chi vogliamo diventare?
Partner strategici delle organizzazioni non profit, specialisti del donor care, consulenti capaci di unire competenza tecnica, visione strategica e sensibilità umana per amplificare l’impatto sociale dei nostri clienti.
Come vogliamo essere percepiti?
Come professionisti maturi, affidabili e competenti, ma sempre con un approccio caldo e personalizzato che ci distingue sul mercato del Terzo settore.
Il nostro rebranding non rappresenta una rottura con il passato, ma la sua naturale evoluzione in un percorso di crescita.
Quello che eravamo ieri è la base solida di quello che siamo oggi: dall’entusiasmo giovanile alla competenza matura, dall’approccio tecnico alla visione strategica, dalla creatività spontanea alla metodologia strutturata.
Questa maturità si riflette in ogni aspetto della nostra nuova identità: dalla comunicazione più strategica e meno tecnica, ai servizi più consulenziali e meno operativi, fino all’estetica che abbandona la giocosità per abbracciare l’eleganza della professionalità.
Il logo: la tipografia racconta una storia
La precedente identità di Kudu utilizzava Sofia Pro Soft Bold per i titoli, un font che con le sue forme morbide e arrotondate esprimeva giovinezza, creatività e approccio friendly. Era perfetto per rappresentare una giovane agenzia digitale piena di energia e voglia di sperimentare. Il Adobe Caslon Pro Regular per i paragrafi e il Shelby Bold per gli elementi calligrafici completavano una palette tipografica ricca e variegata, che rifletteva la nostra natura multiforme e creativa.
Oggi la nuova identità tipografica esprime l’equilibrio perfetto tra geometria e calligrafia, tra professionalità e umanità.
Per il nostro Payoff “Raise Your Impact” abbiamo invece scelto di utilizzare il font Beth Ellen Regular, un font calligrafico che suggerisce creatività e originalità e mantiene vivo l’approccio umano e personalizzato che ci contraddistingue e assume su di sè anche il significato della morbida linea gialla che avvolgeva le lettere del nostro nome nel logo precedente.
Il suo significato di accompagnamento e guida rimane vivo nella morbidezza del font calligrafico del payoff, creando una continuità simbolica tra il prima e il dopo, legandosi indissolubilmente al concetto di crescita e impatto che caratterizza la nostra nuova identità.
Per il nuovo sito web, abbiamo inoltre scelto il font Liebling nelle versioni Bold (700) per i titoli e Regular (400) per i paragrafi. È un font sans-serif moderno che esprime chiarezza e leggibilità, perché chiari e leggibili è come vogliamo essere con i nostri clienti.
I colori: una nuova palette
La vecchia identità di Kudu era dominata dal Giallo Selettivo, un colore vibrante e energico che esprimeva creatività, ottimismo e voglia di mettersi in gioco. Accompagnato da Ardesia scuro, Magenta, Orangeville, Blue sky e Kiwi, creava una palette ricca e variegata che rifletteva il nostro approccio multidisciplinare e la nostra natura di agenzia giovane e dinamica.
Nordic Blue
Whitecup Snow
Sunnyside
Vermilion Bird
Nordic Blue
Whitecup Snow
Sunnyside
Vermilion Bird
È un blu profondo che esprime essenzialità, professionalità e stabilità. È il colore della crescita verso un’identità consolidata, della fiducia conquistata sul campo, della competenza maturata attraverso l’esperienza.
Accanto al Nordic Blue, il Whitecup Snow (#fffcfc) fa da complementare chiaro e luminoso, creando respiro e pulizia visiva. È il colore degli spazi bianchi che invitano alla riflessione, del silenzio che sa ascoltare prima di parlare.
Il giallo non scompare, ma si trasforma da protagonista assoluto ad accento strategico con il Sunnyside (#f8d013), diventando l’elemento che sottolinea i momenti chiave, le call-to-action, i punti di contatto più importanti.
È la memoria del nostro passato che dialoga con il nostro presente.
E infine una new entry: il Vermilion Bird (#f23e2e), scelto come elemento di innovazione.
Con la sua carica di energia e positività, sottolinea gli elementi chiave che stimolano la crescita e il valore. È il colore del cambiamento positivo, dell’impatto che vogliamo generare insieme ai nostri clienti.
Il sito: meno parole, più spazio all’ascolto
Meno parole, più sostanza
Abbiamo eliminato il superfluo, concentrandoci su messaggi chiari che vanno dritti al punto. Ogni frase ha un peso specifico, ogni parola è scelta con cura.
Più spazi liberi
Gli spazi bianchi non sono vuoti da riempire, ma pause che permettono al contenuto di respirare e al lettore di riflettere. Sono spazi che aprono all’ascolto, alla riflessione, al dialogo.
Design funzionale
L’estetica non è fine a se stessa, ma sempre al servizio della funzionalità. Ogni elemento visivo ha uno scopo preciso: guidare l’utente, comunicare un valore, facilitare la comprensione.
Focus sull’esperienza utente
Il sito è pensato per accompagnare la persona che lo visita in un percorso di scoperta della nostra identità e di quello che possiamo costruire insieme, con una navigazione intuitiva che riflette il nostro approccio consulenziale: prima ascoltiamo, poi proponiamo soluzioni.