Nel mese di aprile 2022 iniziamo una collaborazione con la Cooperativa Papa Giovanni XXIII, che ci ha impegnato in un importante e coinvolgente progetto di analisi dei dati e di Survey.
L’obiettivo è trovare una risposta a una domanda che da tempo risuona tra le scrivanie dell’Ufficio del Dono: chi c’è davvero dentro il Database della Cooperativa? Chi sono quelle persone che ci seguono, che ci sostengono? Cosa pensano, cosa desiderano per il loro e il nostro futuro?
A distanza di un anno dall’inizio di questo progetto tiriamo le fila insieme a Livia, Marco, Orsola e Marco, ovvero l’Ufficio del Dono della Cooperativa, dei risultati raggiunti e del processo di conoscenza e cambiamento che le risposte ottenute hanno avviato.
Di cosa parliamo
Il Centro Papa Giovanni XXIII di Ancona gestisce servizi per la disabilità dal 1997: con due Centri Diurni, due Comunità Residenziali, “Casa Sollievo” e “Fricchiò”, la Ristorazione Solidale a base di inclusione lavorativa, la Cooperativa Sociale si impegna quotidianamente a promuovere il rispetto, la dignità, il diritto all’autonomia e alla felicità delle persone disabili.
L’Ufficio Raccolta Fondi e Comunicazione (ma noi preferiamo chiamarlo “Ufficio del Dono”) nasce per supportare le attività e i progetti rivolti agli utenti con disabilità che vivono il Centro.
Cosa vi ha spinto a decidere di realizzare una Survey?
Dopo numerose campagne di fundraising, peopleraising, di lead acquisition, direct mailing, lotterie solidali e banchetti, eventi pubblici, convegni e corsi di formazione, nel 2022 ci siamo trovati di fronte ad un database per noi “troppo grande” da gestire, in quanto contenente una mole di dati troppo confusa, indistinta.
Ci siamo detti: “Disponiamo delle informazioni di tanti stakeholder, ma cosa sappiamo di loro? Li conosciamo davvero?”
Avevamo innanzitutto il bisogno:
di comprendere il nostro pubblico di prospect e donor;
mappare al meglio il nostro database;
suddividerlo in cluster per affinare la personalizzazione o la super-personalizzazione dei messaggi e per rendere più efficace il donor care.
Il Consiglio di Amministrazione desiderava inoltre entrare in maggiore contatto con il cluster dei familiari e caregiver dei nostri utenti con disabilità, per sondarne gli stati d’animo, le speranze, conoscerne i progetti e i bisogni, in particolare sul tema del “Dopo di Noi”: ciò per avviare una co-programmazione insieme.
Quali obiettivi e quali aspettative avevate da questo progetto?
Volevamo migliorare l’efficacia, ma anche l’efficienza della nostra comunicazione esterna.
Desideravamo ascoltare, entrare in contatto qualitativo con il nostro pubblico “semi-sconosciuto”.
Com'è stato il lavoro di realizzazione della Survey? Pensieri, criticità, dubbi, scoperte, gioie e dolori
La difficoltà principale è stata proprio intrecciare le attività operative del progetto con gli impegni quotidiani e le numerose scadenze alle quali un piccolo Ufficio Del Dono come il nostro deve far fronte, soprattutto in certi periodi dell’anno.
E ora viene il bello: il lavoro di follow up, di analisi dei dati, entrare in relazione diretta con chi ci ha chiesto di essere contattato.
Un vera sferzata di passione e di forza per andare avanti.
Cosa vi portate a casa da un punto di vista di risultati ma anche dell'esperienza sul progetto?
Per prima cosa sono arrivate molte risposte, in percentuale superiore a quella che ci attendevamo: sia dalla Survey somministrata tramite e-mail, che dalla sua declinazione sui social network, sia infine dal questionario in forma cartacea che abbiamo inviato ad alcuni cluster di destinatari e che abbiamo infine consegnato a mano ai genitori e familiari delle persone con disabilità del Centro.
In alcuni casi, siamo finalmente riusciti a entrare in contatto con quelle persone che da anni destinano il proprio 5×1000 al Centro Papa Giovanni XXIII durante la dichiarazione e abbiamo potuto ringraziarli ed entrare in relazione con loro.
Il cluster dei familiari dei nostri utenti con disabilità ci ha infine sorpreso per la grande attenzione e per la propensione al dono, a sostenere le attività del Centro, precedentemente mai davvero manifestata. Molto probabilmente, l’essersi sentiti parte di un processo decisionale, l’essersi sentiti davvero ascoltati e accolti, hanno altresì incentivato il desiderio di mettersi a disposizione anche economicamente per il benessere e il futuro delle persone con disabilità.
Spunti per il futuro?
Le loro parole, i consigli, le considerazioni saranno spunti preziosi per il lavoro non solo nostro, ma di tutta la Cooperativa.
La nostra azione si attua nel territorio, ha una ricaduta nella nostra comunità di appartenenza, ed è proprio ascoltando questa comunità e tutti i suoi cittadini e cittadine che possiamo camminare assieme verso una società migliore e più inclusiva. Per tutte e tutti!
Ufficio del Dono della Cooperativa Centro Papa Giovanni XXIII:
Livia Accorroni – Coordinatrice Raccolta Fondi e Comunicazione
Marco Trillini – Responsabile Ufficio Stampa, Comunicazione e Social Media
Orsola Bernardo – Mercato Individui, Database, Responsabile Bomboniere Solidali
Marco Federici – Mercato Imprese, Responsabile Volontari ed Eventi